Cenni storici

Origine del nome
Secondo l’interpretazione più semplice: “la località dove una lupa cantava”, secondo alcuni studiosi il toponimo è di origine gallica e significa “roccia sopra le alture”

La storia
I primi insediamenti in valle risalgono all’Età del Bronzo, come i recenti ritrovamenti archeologici nella grotta “Ciumera” hanno confermato. E comunque da ritenersi che i primi abitanti stanziali siano stati i Taurini, rifugiatisi sui contrafforti pedemontani per sfuggire all’annientamento da parte di Annibale (218 a.C).

Così anche nella parte più vasta dell’alta Val Noce, si svilupparono, sia pure più lentamente, gli insediamenti umani. Uomini dediti alla pastorizia e cura dei campi occuparono, i siti più ameni e fertili e si costruirono le abitazioni: nacquero così le borgate, spesso contraddistinte dal nome delle famiglie ivi accasate (Bianciotti, Coassoli, Druetti, Rossi, Martina).

Un ruolo centrale nella storia di Cantalupa è stato svolto dal monastero di Santa Maria sopra Frossasco. Secondo alcuni storici il primo insediamento in valle dei monaci benedettini è avvenuto nel 739, anno in cui Abbone lasciava in eredità al monastero della Novalesa una “cella” (piccolo monastero) in questi paraggi. Altri ritengono l’evento posteriore all’anno 1029, quando Olderico Manfredi fondò l’abbazia di Susa, alla quale donò parte dei terreni da loro posseduti in Frossasco. In ogni caso nacque un monastero, diretto da un Prevosto (proveniente dalle famiglie signorili del tempo: i Rossi di Piossasco, i De Malingri di Bagnolo, i Della Rovere di Vinovo, i Signori di Revigliasco) che incrementò poco a poco il suo patrimonio, fino al 1649. I Prevosti del Monastero dal 1649 vennero nominati dall’Abbazia di Susa, dal 1749 sino al 1817 dall’Arcidiocesi di Torino e successivamente dal Vescovo di Pinerolo.

Attorno al monastero di Santa Maria sorse l’abitato, che fu soggetto all’autorità dei feudatari di Frossasco sino al 1560 i Conti Mombello, successivamente i Conti Provana che la esercitavano mediante luogotenenti di loro fiducia, chiamati “Castellani”, dotati di poteri assoluti in ogni campo. Per rendere più immediati e facili i rapporti con i sudditi, venne favorita la costituzione, di organi rappresentativi: i primi documenti attestanti la partecipazione popolare alla vita amministrativa appaiono soltanto agli inizi del 1600. Però il coinvolgimento della popolazione nella gestione della cosa pubblica suscitò fermenti libertari, aspirazioni di autogoverno ed autonomia.

Così nel 1626 le comunità di Cantalupa e di Roletto concordarono uno strumento di divisione dei rispettivi territori da quello di Frossasco. L’iniziativa non trovò il gradimento della comunità di Frossasco che, tuttavia, la accettò firmando il 12 gennaio 1629 in Torino, a casa del Conte Provana, lo “Instromento di transatione e separatione dell’ingionte comunità di Frozasco con le comunità di Roletto e Cantaluppa”. Nonostante quest’atto le controversie tra i comuni non si placarono.

Quando Vittorio Amedeo II diventò Re di Sardegna, il governo sabaudo cercò di estendere il dominio su tutti i territori entrati a far parte del Regno di Sardegna. Così nel 1721 il feudo di Frossasco venne smembrato nei tre comuni di Frossasco, Cantalupa e Roletto: nel 1725 veniva anche a cessare ogni potere civile dei Prevosti del monastero il cui territorio passava sotto l’amministrazione del neonato comune di Cantalupa.

Nell’organizzazione del nuovo Stato, Pinerolo diventava Provincia governata da un Intendente Regio che, per la gestione dei comuni, nominava un Sindaco e due Consiglieri. Nel 1859 gli organi amministrativi assumono praticamente la forma attuale: con un Consiglio di quindici componenti, un Sindaco e una Giunta.

La vita grama del paese si è dipanata senza fatti storici degni di nota, proprio per la sua marginalità. Agli inizi del ’900 Cantalupa si è progressivamente svuotato per effetto dell’emigrazione: dai 1800 abitanti del 1890 si è passati ai 940 abitanti del 1949.

Nel 1928 ii comune di Cantalupa veniva soppresso e, con quello di Roletto, nuovamente riunito a Frossasco; ma nel 1954 i tre comuni riacquistavano l’autonomia.

Segnalazione speciale per i Sindaci che hanno goduto più a lungo del favore popolare:

  • Pignatelli Biaggio Antonio è stato Sindaco per 18 anni (in periodi vari dal 1849 al 1879);
  • Francese Domenico ha ricoperto tale carica per circa 20 anni nel periodo compreso tra il 1889 e il 1913;
  • Salvai Giuseppe è stato Sindaco e poi Podestà di Cantalupa dal 2/8/1914 al 3/11/1927.
  • Il dott. Giustino Bello ha ricoperto la carica dal 21 giugno 1970 sino a giugno 2004. Vicesindaco nel periodo 2004-2009. Sindaco dal giugno 2009 e tuttora in carica.

 

 

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