NUOVA INIZIATIVA INDUSTRIALE NEL
COMUNE DI FROSSASCO
La città metropolitana, nel trasmettere la documentazione relativa alle integrazioni a suo tempo richieste
alla ditta Kastamonu riguardo all’impianto che quest’ultima intenderebbe realizzare a Frossasco in località Bivio, ha specificato che:
“Si coglie l’occasione per rammentare al Comune di Frossasco di
verificare, valutare ed eventualmente risolvere, già nell’ambito della procedura di propria competenza, la sussistenza dal punto di vista urbanistico di eventuali motivi ostativi all’avvio ed alla prosecuzione della procedura ex
art. 27 bis.”
In concreto quanto sopra significa, che, allo scopo di attivare la procedura che comporta la raccolta di osservazioni relative al progetto, in vista della Conferenza dei Servizi, il Comune di Frossasco dovrebbe formalmente comunicare alla Città Metropolitana e alla Ditta Kastamonu la presenza nel proprio piano regolatore di un punto 5
dell’art. 26 che esclude l’installazione, nelle aree industriali, di impianti
di incenerimento comunque denominati.
La comunicazione è tanto più necessaria in quanto, oltre ad essere formalmente richiesta, il Comune ha in varie sedi ed occasioni ribadito la propria intenzione di non modificare tale articolo e d’altra parte, nelle integrazioni fornite dal proponente per il progetto, è specificato il codice IPPC (prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento) relativo all’impianto che è il 5.a): Smaltimento o recupero dei rifiuti in
impianti di incenerimento dei rifiuti o in impianti di coincenerimento dei
rifiuti per i rifiuti non pericolosi con una capacità superiore a 3 Mg all'ora.
In un incontro informale con il
Comune di Frossasco e con le altre amministrazioni contermini, avvenuto presso
il Comune di Pinerolo in data 17 c.m., il Comune di Cantalupa, nel ribadire la
propria contrarietà all’attivazione dell’impianto Kastamonu, ha evidenziato
quanto sopra.
Anche alla luce della ormai allarmante frequenza con cui, in particolare nell’area ovest della Città Metropolitana di Torino, si verificano incendi in impianti industriali diversi e in particolare in impianti connessi con il trattamento di rifiuti, si è osservato che il problema della salvaguardia della qualità ambientale e della sostenibilità non può essere gestito semplicemente a scala di singole amministrazioni locali ma richiede una comune politica di area vasta. Pertanto le politiche territoriali relative anche al tipo di insediamenti produttivi debbono essere deliberate col concorso di tutti, condividendo anche, quando del caso, gli eventuali oneri delle scelte da effettuarsi.
Per queste ragioni i comuni di tutta l’area concretamente interessata ad un nuovo insediamento come quello in questione, debbono sviluppare una posizione unitaria da presentare e sostenere
in Città Metropolitana ed in Regione.
La posizione espressa dal Comune di Cantalupa ha trovato una discreta convergenza anche da parte di altri comuni e verrà ulteriormente definita prossimamente in vista dell’attivazione formale
dell’Assemblea della Città Metropolitana.
A disposizione per ogni chiarimento.
Il Sindaco Bello Giustino
L’Assessore all’Ambiente Prof. Angelo Tartaglia